Basta andare sul sito della casa di moda Armani per accorgersi di quanto la comunicazione del brand punti anche sui valori della responsabilità ambientale.
La sezione dedicata alla CSR richiama innanzitutto un must per chi conosce la storia della maison: il suo primo jeans in denim riciclato, lanciato nel 1996, è stato esposto in quell’anno al Salone dell’Innovazione del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano.
L’impegno per l’utilizzo di materie prime “etiche” si traduce anche nell’utilizzo del cotone legato all’iniziativa Cotton made in Africa che ne consente la tracciabilità e l’utilizzo di risorse per la formazione di donne e bambini in quei luoghi.
Non solo stoffe: Armani sceglie la sostenibilità come valore nel suo luxury brand anche per il packaging: si legge infatti sul sito della maison “Gli sforzi del Gruppo per ridurre l’impatto ambientale della sua attività hanno coinvolto anche il packaging dei prodotti che è stato costantemente innovato con la logica dell’economia circolare: preferenza di materiali riciclati nella progettazione e attenzione al riciclo una volta utilizzato.”
Gestione responsabile della catena di fornitura e riduzione delle emissioni prodotte nei processi produttivi, unite a tutte le altre iniziative, hanno reso Armani una delle case di moda che meglio hanno saputo interpretare l’incontro tra lusso e sostenibilità.
[:]