Mercoledì 24 aprile è stato presentato alla Fondazione Sozzani, il libro “Rebuilding – My Days in New York 1959-2018”, edito da Postcart.
Rebuilding – My days in New York 1959-2018 è una raccolta di immagini scattate nell’arco di circa 60 anni selezionate dall’archivio di Martino Marangoni. Realizzate nella zona di “Lower Manhattan” e integrate con aneddoti e storie personali, queste fotografie sono una straordinaria testimonianza di una città in rapida evoluzione e della sua vita di strada.
Figlio di padre italiano e madre americana, Martino Marangoni salpa su una nave per New York nell’estate del 1959 per andare a trovare i nonni statunitensi. È la prima volta che visita gli USA, ha nove anni e porta con sé la sua macchina fotografica, una Kodak Brownie.
Marangoni dal 1972 al 1975 studia fotografia al Pratt Institute e conosce, tra gli altri, il lavoro di Robert Frank e Lee Friedlander, individua i suoi soggetti, sviluppa un metodo di lavoro e il proprio stile.
Scrive W.M Hunt nell’epilogo del libro
[:]New York ha costantemente bisogno di cambiare pelle, è in perenne costruzione. Marangoni è il nostro testimone, il nostro occhio. A lui piace persino la spazzatura di New York, “la vista, il suono e anche il suo odore