La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudì

FONTE: BIANCOSCURO ART MAGAZINE  www.biancoscuro.it

ramon
Ramon Casas – Scena domestica all’aperto olio su tela, anno 1892, 161x121cm. Madrid, Colección Carmen Thyssen-Bornemisza

 

Si sta svolgendo a Ferrara, a Palazzo dei Diamanti, fino al 19 luglio, la mostra che ripercorre il calore di Barcellona attraverso le opere di Picasso e Gaudì. Barcellona agli inizi del Novecento: ribelle, estrosa, libera, ammalliante. Caratteristiche che vennero lasciate libere dopo l’esposizione universale del 1888, è allora che Barcellona ebbe quindi una sua seconda rinascita artistica e culturale. Forti conflitti sociali accompagnarono, però, questa crescita, culminando nel 1909 nella cosiddetta “settimana tragica”, segnata da violenti scontri tra esercito e popolazione, che decretò la fine di questa stagione irripetibile.

La mostra “La rosa di fuoco”, racconta quel periodo di calma apparente, di forti speranze e sogni condivisi, ma anche di lotte sociali difficili da assopire. L’arte come quadri di storia, come passato che può restare attuale. Anni di vita attraverso opere uniche.

 

Pablo-Picasso
Pablo Picasso – Ragazza in camicia olio su tela, anno 1904-05, 72,7×60 cm. Londra, Tate. Lascito C. Frank Stoop, 1933 © Succession Picasso, by SIAE 2015

 

“La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudí” racconterà questi anni fecondi e inquieti e l’effervescente fucina di artisti che li animò, lasciando un’impronta profonda nella storia dell’arte del Novecento. Le invenzioni di Lluís Domènech e soprattutto di Gaudí, visionario innovatore delle forme architettoniche e del design d’interni, si avvicenderanno ai capolavori dei protagonisti della pittura e scultura catalana, come Ramon Casas, Santiago Rusiñol, Joaquim Mir, Hermen Anglada Camarasa, Isidre Nonell, Juli González ed il giovane Picasso, che mettono in scena con stili differenti un’istantanea della vita moderna, dall’atmosfera bohemien dei caffè e dei ritrovi notturni, alle effigi di gitane e miserabili virate in blu, toccanti icone della solitudine che il progresso si lasciava dietro.

Un caleidoscopio di dipinti, opere grafiche, gioielli, fotografie, sculture, modelli architettonici e teatrali testimonierà come tutte le arti siano state percorse dal medesimo momento di rinnovamento. Ferrara apre le porte a questo periodo conflittuale grazie alla mostra organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, curata da Tomas Llorens e Boye Llorens. L’esposizione evoca la straordinaria fioritura che, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, ha cambiato il volto della città catalana e ne ha fatto uno dei più effervescenti centri della cultura europea. Sono esposti capolavori di Antoni Gaudí e di Pablo Picasso che rappresentano i vertici assoluti di questo periodo aureo, accanto alla produzione non meno significativa di un’ampia cerchia di architetti, pittori, scultori, musicisti, poeti, scrittori e drammaturghi, protagonisti di quel movimento di rinnovamento artistico e culturale che ha preso il nome di “Modernismo catalano”.

Tra le opere esposte potremo ammirare la sezione dedicata a Gaudì con la “Chiesa della Colònia Güell”,  “Specchio (casa Milà)” e opere di Picasso come “I tetti di Barcellona” e “Donna a teatro (Le divan japonais)”.

 

LA ROSA DI FUOCO

La Barcellona di Picasso e Gaudì
19 aprile 2015 - 19 luglio 2015
Palazzo dei Diamanti, Ferrara

INFO
T. +39 0532 244949
Aperto tutti i giorni 10.00-20.00
1 giugno - 17, 18, 19 luglio 10.00-23.00
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