Michael Kors Holdings cambia nome in Capri Holdings Limited e completa l’acquisizione della Gianni Versace per 2,12 miliardi di dollari.
Il cambio di denominazione della Michael Kors è ufficiale dal 2 gennaio.
Il gruppo americano ha anche modificato il simbolo alla Borsa di New York, da “KORS” a “CPRI”. Il nome fa riferimento all’iconica destinazione italiana di lusso, come ha ricordato John D. Idol, chairman e ceo di Capri Holdings, diventato ora «uno dei global fashion luxury group leader, con l’acquisizione di Versace».
L’obiettivo, con il nuovo assetto, è far crescere la società sfruttando le possibili sinergie operative.
Come annunciato in precedenza, nel lungo periodo i ricavi potranno arrivare a 8 miliardi di euro così distribuito: 2 miliardi per Versace, 5 per Michael Kors e 1 per Jimmy Choo (rilevato nel 2017).


L’idea del management è una diversificazione delle vendite per area geografica che privilegerà la regione asiatica. In particolare, l’asia dovrebbe passare dall’11% al 19% del fatturato totale, l’Europa dal 23% a l 24% e le Americhe dal 66% al 57%.
L’acquisizione, lo ricordiamo, è avvenuta valorizzando Versace 1,83 miliardi di euro (2,12 miliardi di dollari alla data dell’annuncio). La famiglia Versace ha deciso di reinvestire la cifra 150 milioni di euro per rilevare quasi 2,4 milioni di azioni ordinarie di Capri Holdings.
In attesa che l’intesa decolli, le azioni Capri Holdings sono scambiate intorno ai 39 dollari a New York, ben lontane dai massimi toccati fra agosto e settembre (oltre i 70 dollari). In un anno il titolo ha perso il 25% del proprio valore.[:]