La luce ha un ruolo fondamentale nell’opera di Daan Roosegaarde, la sua ultima installazione “Grow” ne è l’esempio più evidente.
Un paesaggio da sogno, una distesa di luci rosse e blu che danzano in un campo di 20 mila metri quadrati.
Un’opera d’arte che rende omaggio all’agricoltura ma anche un esperimento ispirato ai progressi della fotobiologia per favorire la crescita delle piante e ridurre l’uso dei pesticidi che riassume in modo chiaro l’obiettivo dei progetti futuristici di Daan Roosegaarde: migliorare la vita sul pianeta.
L’installazione vuole essere un omaggio alla terra e a tutto ciò che ogni giorni ci viene donato, un quadro luminoso e incredibilmente poetico.
Di solito non ci accorgiamo di queste enormi aree coltivate, eppure il suolo e i frutti della terra ci nutrono ogni giorno e ci permettono di vivere
ha detto l’artista.
Ma come in tutti i progetti di Roosegaarde anche in Grow l’arte si fonde con la scienza, la poesia con la tecnologia d’avanguardia.
Le luci trasformano il campo in uno spettacolo visivo e migliorano la crescita e la resilienza delle piante.
Impegno e sostenibilità hanno un ruolo chiave in tutta la ricerca di Roosegaarde.
Basta pensare a Waterlicht, installazione del 2015 per sensibilizzare la popolazione sul rischio di innalzamento del livello del mare, o a Van Gogh Path (2014), la celebre pista nel Brabante dove sembra di pedalare nel quadro di Van Gogh Notte Stellata.[:]