#insiemesiamopiuforti: iLoby la piattaforma di networking ideata da Christian Gaston

Christian Gaston: un uomo con un forte carisma, un accento che svela le sue origini. Una vita interessante vissuta tra l’Argentina, il paese dove è nato, e l’Italia, il paese che lo ha aiutato a realizzarsi come uomo e come professionista
Christian Gaston iLoby

Christian Gaston: un uomo con un forte carisma, un accento che svela le sue origini.
Una vita interessante vissuta tra l’Argentina, il paese dove è nato, e l’Italia, il paese che lo ha aiutato a realizzarsi come uomo e come professionista. Fondatore e CEO di iLoby.

Christian, la tua vita sembra essere caratterizzata da una serie di avvenimenti, apparentemente casuali, che ti hanno portato a realizzare dei sogni e dei progetti importanti.
Credi nel destino?

Sono nato in Argentina e, a 6 anni, sono arrivato in Italia, raggiungendo mia madre che si era trasferita per lavoro.
Ho vissuto a Milano, ma ho viaggiato molto, apprezzando e amando questo paese che mi sorprende sempre per la bellezza delle sue città d’arte e per la capacità di svelare angoli meravigliosi.
La mia famiglia era preoccupata per il cambiamento della mia vita, una nuova scuola, una lingua da imparare, un paese lontano e diverso.
Ma tutto è stato semplice, dopo pochissimo tempo avevo tanti amici tra i compagni di studi, ero sereno.

Dopo la seconda media sono tornato in Argentina, dove ho vissuto con mia nonna, ho completato gli studi e mi sono laureato in giurisprudenza.
Pensavo che la mia vita si sarebbe svolta secondo un piano preciso: fare l’avvocato, vivere a Buenos Aires.
Invece, un giorno, ho accompagnato un amico che partecipava a un casting per un reality show, per gioco ci ho provato anch’io e mi hanno proposto di entrare a far parte del programma.
Ci sono rimasto per 12 mesi, imparando tantissimo su ciò che accade in TV, sul mondo delle PR, sulle sponsorizzazioni e sulle regole della comunicazione.
Terminato il programma ho fatto il co-conduttore per un programma di moda, poi sono tornato in Italia ad intervistare personaggi interessanti come Javier Zanetti, José Mourinho, Eros Ramazzotti…
Credo che nulla accada per caso, anche se spesso vediamo con chiarezza il percorso che ci ha condotti in una direzione solo osservandolo a ritroso, una volta che i fatti sono avvenuti.

Come è nata la tua passione per il mondo della comunicazione?

Le mie scelte sono state sempre guidate da una frase che mi disse mia nonna e che mi accompagna da tutta la vita: il mondo è degli audaci, perciò provaci!
Questo modo di pensare fa davvero parte di me e mi ha consentito di sviluppare diverse esperienze professionali, di iniziare progetti che potevano sembrare azzardati.
Stare in relazione con le persone è per me semplice, forse è una dote naturale che ho trasformato in una professione.

Ci parli di iLoby?

iLoby nasce a Buenos Aires dall’idea di offrire ai clienti degli alberghi una specie di conciergeriepersonalizzata per scoprire i migliori spettacoli, eventi e ristoranti da scegliere durante il soggiorno in città.
Ero appena rientrato in Argentina per stare accanto a mio nonno malato: un viaggio lungo, 34 giorni in nave per evitare di prendere l’aereo, di cui – confesso – ho un po’ paura.
Pensavo che mi sarei definitivamente stabilito lì, intraprendendo la carriera di avvocato, mettendo su famiglia, ritrovando gli amici di sempre.

Proprio grazie ai miei amici e ai miei collaboratori ho creato iLoby: volevamo scegliere un nome che racchiudesse un elemento rappresentativo del nostro idolo, Steve Jobs, cioè la i; e Loby, una parola che in Argentina porta con sé il significato di fare rete, di scambiarsi esperienze.
Nello stesso periodo ho iniziato a condurre un programma radiofonico a Radio Palermo, una emittente nazionale argentina, sempre più convinto che le mie capacità di sviluppare relazioni e di entrare in empatia con le persone potessero diventare davvero la mia professione.

iLoby è un progetto che hai realizzato anche in Italia, seppure con qualche differenza rispetto all’originale. Come mai questo ritorno nel Bel Paese?

Mi mancava Milano, la sua energia, la magia che questa città ha e che riesce a fare accadere le cose, come se la città stessa fosse un acceleratore di idee.
Sono rientrato dopo aver venduto il progetto iLoby in Argentina, mantenendo però la proprietà del brand, e ho pensato di sviluppare uno strumento che consentisse di fare networking vero, di permettere alle persone di incontrarsi, di conoscersi.

Christian Gaston iLoby

Non una contrapposizione ai social network, quindi, ma un completamento.
Nel giro di poco tempo abbiamo organizzato eventi per brand importanti, sviluppando così sia una piattaforma di marketing e networking che uno strumento di brand awareness.

Quanto contano le amicizie e le buone referenze per avere successo?

Contano molto. Più che altro, però, conta lo sforzo personale per far capire quanto un’idea sia realizzabile con dedizione e condivisione, da lì nasce la frase #insiemesiamopiùforti

Insieme come una vera squadra. A proposito di squadra, il calcio è una tua passione?

Impossibile essere argentino e non amare il calcio. E’ uno sport che unisce le persone, non ha barriere di classe sociale, di età, di sesso. Assistere ad una partita è come vivere emozioni amplificate dall’esperienza collettiva. Dimenticare tutto ciò che accade o è accaduto fuori dallo stadio, vivere intensamente per 90 minuti.

Assistere ad una partita alla Bombonera, a Buenos Aires, trasmette proprio questa emozione, lo stadio vibra con il pubblico, come succede anche a San Siro.

Christian Gaston iLoby

I tuoi prossimi progetti?

iLoby è sempre in movimento, un fermento creativo che mi auguro porti presto ad ampliare il nostro raggio d’azione anche attraverso l’utilizzo di differenti canali di comunicazione.[:]

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