Pfw Couture Spring 2020: Schiaparelli tra Daywear e Couture nel segno del Surrealismo

Tocchi di surrealismo, riferimenti culturali ben precisi, disegni al carboncino, alcune opere del fotografo Yasuhiro Wakabayashi e oggetti cult come la boccetta di profumo Shalimar di Guerlain, combinati con immagini della famiglia e altre ispirazioni artistiche. Basta andare a sbirciare il profilo Instagram di Daniel Roseberry per avere un composit della visione del direttore creativo di Schiaparelli, brand da cui è riuscito a raccoglierne l’heritage e le forti accezioni estetiche mescolandole con il suo background.

Un percorso, quello dello stilista texano, all’interno della maison già costellato di notevoli successi: uno dei più recenti è la cerimonia dei 77esimi Golden Globe Awards, in cui ha disegnato un abito custom made in crêpe di seta nera con maglia oro intrecciata per Beyoncé.

Ma oltre la scena glamour che gravita intorno alle celebrities internazionali c’è di più e non è necessariamente lo scintillio delle notti mondane. Gli abiti da sera restano, ça va sans dire, ma Roseberry ha deciso di approfondire il daywear per andare incontro anche ad altre donne, impegnate in ruoli che non sono così sotto i riflettori, “come quelle che fanno parte di un consiglio d’amministrazione di un museo” ha dichiarato Roseberry.

Una nuova linfa stilistica già tangibile nello show della couture Spring 2020 di Schiaparelli, che si muove in un doppio filone dove, da un lato fanno la loro parte abiti di seta leggermente drappeggiata, di cui alcuni votati al minimalismo, dall’altra l’esplorazione dei codici della sartoria come tailleur e giacche spencer con dettagli preziosi.

Ricami e abbellimenti che, man mano, arrivano a diventare decorazioni all over, come l’abito caratterizzato da una cascata di cristalli, e surrealiste come i gioielli scheletro o ossa di strass che riprendono un vestito in jersey della casa di moda del 1938 o gli items iconici quali il lucchetto o la bottiglietta del profumo Shocking.

Le ispirazioni sono davvero molteplici: referenze anni ’30 come i mobili Deco dal twist minimalista, le opere dell’interior designer Jean-Michel Frank per la palette di colori e, ancora, Alberto Giacometti per i cenni di arte surrealista e con vecchi scatti di Elle MacPherson, aka The Body, in costume da bagno per una serie di abiti multicolor dai volumi esagerati.

[:]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Prev
Doolittle House, un esempio di “architettura organica” in Joshua Tree
Doolittle House

Doolittle House, un esempio di “architettura organica” in Joshua Tree

Doolittle House è stata progettata dall'architetto Kendrick Bangs Kellogg negli

Next
Made in Italy: di Enrico Robusti è il quadro più bello del 2019

Made in Italy: di Enrico Robusti è il quadro più bello del 2019

Il pittore parmigiano si aggiudica la sesta edizione del Premio Eccellenti

You May Also Like
Share via
Send this to a friend