Un lunghissimo lembo di terra, quello dell’area dell’aerodromo di Ambrì Piotta, nella Valle Leventina dell’Alto Ticino svizzero, sta per essere trasformato in una pista di ghiaccio ipermoderna e pressoché unica nel suo genere, un motore di rilancio per lo sviluppo della Leventina, un’opportunità di riqualifica per l’attrattività turistica dell’intera Regione. Il pioneristico progetto porta l’acronimo di «SPAP», Suisse Projets Ambrì Piotta, un’idea nata dall’architetto Marco Giussani di Suisse Projets, appunto, che diventa «attrattore, una sorta di catalizzatore turistico-commerciale in grado di caratterizzare la regione, aumentandone il bacino di utenza», come scrive la Suisse Projets con sedi a Mezzovico e Bironico, nella Regione del Canton Ticino, in Svizzera. Sostanzialmente si trasformerà la pista di atterraggio dell’aeroporto di Ambrì nella pista di pattinaggio più lunga del mondo, che diventerà anche teatro di importanti eventi aggreganti per tutto il periodo invernale: 10 mila metri quadrati di ghiaccio artificiale grazie a tappeti refrigeranti posati sull’asfalto per una lunghezza di un chilometro, con 10 mila metri quadrati di camminamenti, ed aree espositive per 18 mila metri quadrati. Maratona di pattinaggio, piste per slitte trainate da cani, curling, lo scivolo innevato per gommoni più lungo del mondo e mercatino natalizio sui pattini sono solo alcuni degli eventi che SPAP potrebbe ospitare, nell’interesse di tutta la Regione, “un progetto capace di contestualizzarsi ed integrarsi non solo nella morfologia del paesaggio ma anche nella cultura e nella tradizione del luogo”, come l’architetto Marco Giussani, lo stesso che ha ideato la Splash and Spa di Rivera-Monteceneri (Svizzera).
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