Natale è alle porte, anche se quest’anno non potremo godere del classico cenone con tutta la famiglia, da sempre c’è un ingrediente che durante le feste proprio non può mancare sulle nostre tavole: il caviale.
Da sempre considerato sinonimo di lusso e sfarzo, il caviale è uno di quei cibi che mai immagineremmo di poter associare al nostro territorio; invece basta allontanarsi di circa trenta chilometri da Brescia per scoprire l’inaspettato.
Non lontano dal lago di Garda, a Calvisano, c’è il maggiore produttore di caviale sostenibile al mondo e il più grande allevamento di storioni in Europa. In sessanta ettari di vasche di acqua di falda proveniente dal monte Maniva, che sgorga all’interno della tenuta, utilizzata per raffreddare gli impianti di una vicina acciaieria, si riproducono e crescono gli storioni, pesci anadromi, cioè capaci di vivere sia in acque salate che dolci, protagonisti fin dal Rinascimento di pranzi eccellenti alle tavole dei re.
A capo dell’intero progetto una donna: Carla Sora, arriva dal management e si butta in questa nuova avventura, trovando la combinazione giusta per far conoscere il suo prodotto in tutto il mondo, unire l’elevatissima qualità del prodotto alla sostenibilità.
Il rispetto per la natura prima di tutto: l’allevamento di Brescia provvede al controllo dell’acqua dell’intera filiera e fa del rispetto per gli animali il suo vero punto di forza.
Ogni esemplare è curato e controllato, ha un’alimentazione attenta per sei specie diverse di caviale con 14 qualità. Oltre 300mila pesci in allevamento gestiti con il massimo rispetto, senza nessuna forzatura e nessun tipo di cura ormonale per accelerare i processi produttivi; per le femmine di storione si attende 14 anni.
Rispetto e cura del prodotto e dei processi produttivi sono l’arma vincente del caviale bresciano ma non solo: Carla Sora con Marco Gualtieri, l’imprenditore che ha portato Obama in Italia, a Milano, condivide l’impegno chiesto dall’Onu per il raggiungimento di alcuni obiettivi.[:]