Una moda con pochi fronzoli, pratica e un’eleganza sussurrata: Tory Burch incarna i tratti dello stile americano, edulcorandolo con un pizzico di eclettismo grazie a colori e stampe.
Le collezioni che si identificano con quell’ “American way” non solo suggeriscono le origini geografiche del brand, ma riflettono anche quelle personali, intrise di ricordi di famiglia, e si infondono in maniera ricorrente nel processo creativo della stilista.
La Pennsylvania, paese natale di Tory Burch, è l’ispirazione per la Resort 2020. Un amarcord, un viaggio tra le memorie della famiglia e dell’infanzia tradotto in una serie di outfit che raccontano una storia, la più unica in assoluto: quella propria.
Ecco allora che i dettagli trapuntati rimandano al letto olandese che campeggiava a Valley Forge, le fantasie audaci evocano gli uccelli colorati, mentre i ricami floreali omaggiano la flora e la fauna della fattoria familiare.
Le referenze bucoliche e popolari si intrecciano alle velate atmosfere Seventies, ispirate al guardaroba degli anni Settanta del padre della direttrice creativa, come le stampe tartan, le giacche cargo in pelle lucida e tessuti tweed.
La palette dei colori è ampia: si spazia dai colori neutrali a quelli più bold come il navy, verde, rosa, rosso e giallo: la scelta cromatica vivace è un ulteriore tributo alle reminiscenze infantili, riconducibili ai momenti in cui la designer guardava i cartoni animati.
Sebbene la collezione appaia ricca di interventi materici e caleidoscopici, Tory Burch ha voluto mantenere, ça va sans dire, un approccio abbastanza minimale attraverso una complessa ma discreta sartorialità. È il caso delle giacche dalle linee pulite, gonne dalla linea ad A o dettagli tailor quali colletti importanti, maniche a doppio strato.
Il risultato è senza dubbio una linea effortless; country ma raffinata. Il valore aggiunto? Lo storytelling che si cela.[:]