Le sale di Palazzo Reale a Milano tornano a ospitare l’opera di Giorgio de Chirico, a distanza di quasi cinquant’anni dalla personale del 1970.
La mostra, prodotta da Electa e Marsilio, propone una straordinaria retrospettiva che, attraverso più di un centinaio di capolavori, ricostruisce l’irripetibile carriera del Pictor Optimus.
Un percorso espositivo composto da 120 capolavori, fatto di confronti inediti che svelano il fantasmico mondo di una delle più complesse figure artistiche del XX secolo, che illustra l’evoluzione e l’originalità della pittura di De Chirico, in un arco di tempo che va dal primo soggiorno a Parigi (1912) e dall’incontro con le avanguardie (Picasso, Apollinaire), passando per il periodo della Metafisica e quello del Surrealismo, fino al viaggio a New York del 1938 e alla Biennale del 1940.
L’esposizione offre la chiave d’accesso a una pittura ermetica che affonda le sue radici nella Grecia dell’infanzia, matura nella Parigi delle avanguardie, dà vita alla Metafisica che strega i surrealisti e conquista Andy Warhol e, infine, getta scompiglio con le sue irriverenti quanto ironiche rivisitazioni del Barocco.
Le oltre cento opere in mostra provengono da importanti musei internazionali tra i quali la Tate Modern di Londra, il Metropolitan Museum di New York, il Centre Pompidou e il Musée d’Art Moderne de la Ville di Parigi, la Galleria Nazionale (GNAM) di Roma, la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, The Menil Collection di Huston e il MAC USP di San Paolo in Brasile.
Numerosa la presenza delle istituzioni milanesi: il Museo del Novecento, la Casa Museo Boschi di Stefano, la Pinacoteca di Brera e Villa Necchi Campiglio.
La mostra di De Chirico a Palazzo Reale a Milano è un’occasione unica e preziosa per ripercorre le tappe salienti della produzione del pittore, dalla formulazione dell’alfabeto metafisico elaborato con Carlo Carrà, fino al suo soggiorno milanese e arrivando infine alla cosiddetta neometafisica. Allestito in sezioni tematiche, il percorso di mostra intende svelare il mistero dei dipinti di De Chirico presentandone di volta in volta invenzioni, riferimenti culturali e fonti di ispirazione, che se da una parte hanno letteralmente fatto la storia dell’arte italiana, dall’altro sono al contempo straordinariamente attuali.
Suddivisa in otto sale, l’esposizione procede per temi pensati secondo accostamenti originali, come in una catena di reazioni visive che, come scriveva de Chirico nel 1918
rincorrono il demone in ogni cosa l’occhio in ogni cosa [perché] siamo esploratori pronti per altre partenze
Milano, Palazzo Reale – 25 settembre 2019 – 19 gennaio 2020[:]