Keith Haring. Radiant Vision a Palazzo Tarasconi, Parma

Keith Haring

Dal 16 settembre 2023 al 4 febbraio 2024 Keith Haring torna in Italia.

Dopo quattro tappe negli USA, alla Villa Reale di Monza e in Israele, la mostra Keith Haring. Radiant Vision torna in Italia, a Parma, ospitata da Palazzo Tarasconi dal 16 settembre 2023 al 4 febbraio 2024.

Il progetto espositivo vuole essere un tributo all’artista: più di 100 le opere esposte provenienti da una collezione privata, con litografie, serigrafie, disegni su carta e manifesti, tra cui i disegni in metropolitana e la street art, le mostre in alcune delle più famose gallerie di New York, il Pop Shop e il suo lavoro commerciale.

Il percorso della mostra presenta nove sezioni: dall’“ICONOGRAFIA”, in cui si racconta di come Haring si sia appassionato allo studio dei simboli, agli inizi e alla vita nella città di New York, dove Haring si trasferisce nel 1978 per studiare alla School of Visual Arts, alla sezione dedicat alla “GIUSTIZIA SOCIALE”, dove con opere come “Untitled (Apartheid)”, un dipinto a due pannelli che raffigura una grande figura nera che lotta per liberarsi dal cappio dell’oppressore bianco.

Una sezione è dedicata al lavoro fatto con i giovani: in mostra la Kalish Suite, un gruppo di 11 incisioni che rappresentano lo sforzo congiunto di Haring e di Sean Kalish, un bambino delle elementari che frequentava il Pop Shop e che mostrava un talento precoce per i disegni dinamici e lineari simili a quelli di Haring; e poi ancora Medusa Head, la più grande stampa mai realizzata da Haring, lunga più di due metri e alta quasi un metro e mezzo, creata in collaborazione con il tipografo danese Borch Jensen L’opera è una rivisitazione moderna del racconto greco di Medusa, una donna alata i cui capelli erano composti da serpenti in grado di trasformare gli astanti in pietra. Per Haring, che nel 1986 era stato testimone degli effetti mortali dell’AIDS ma non aveva ancora ricevuto la diagnosi, il mostro mitico era un simbolo appropriato della terrificante malattia che uccideva i suoi giovani amici sani in un batter d’occhio.

Pur lavorando una varietà di medium differenti – tra cui dipinti, stampe, poster, disegni, sculture e street art – lo stile di Haring è immediatamente riconoscibile. Linee decise, simboli pittografici e colori vivaci abbondano in ogni sua opera.

I visitatori e amanti dell’artista potranno riconoscere immediatamente gli iconici “Radiant Baby”, potenti immagini esempio di come Haring abbia combattuto per il cambiamento usando l’arte come piattaforma per il suo attivismo, da sostenitore della de-escalation nucleare, dei diritti civili, del benessere dei bambini e della consapevolezza dell’AIDS.

La mostra Keith Haring. Radiant Vision è un progetto itinerante possibile grazie a Pan Art Connections. L’esposizione è prodotta da General Service and Security e GCR, con Direzione Artistica e di Produzione affidata a WeAreBeside. Tra gli enti patrocinatori Anlaids, la prima associazione italiana nata nel 1985 che si occupa di fermare la diffusione del virus HIV e dell’AIDS.

 

Ph: LaltroSCATTO – Patrizia Scolletta

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