BRAFA Art Fair ritorna dal 28 gennaio al 4 febbraio 2024

Brafa Brussels Expo

132 espositori nell’edizione che celebra i 100 anni del Surrealismo.

BRAFA, una delle più prestigiose fiere d’arte in Europa di cui Excellence Magazine è media partner da diversi anni, sta preparando la sua 69° edizione, organizzata dal 28 gennaio al 4 febbraio 2024 nei padiglioni 3 e 4 dell’Expo di Bruxelles: 132 espositori belgi e internazionali provenienti da 14 Paesi per un’edizione che celebra il centenario della nascita del Surrealismo.

BRAFA Vista generale

Esattamente cento anni fa André Breton ha pubblicato il Manifesto del Surrealismo (che definisce “la dettatura del pensiero in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione e al di fuori di qualsiasi preoccupazione morale o estetica“) avviando così il movimento poetico e artistico caratterizzato dall’enfasi sulle forze psichiche liberate dal controllo della ragione e in lotta contro i valori acquisiti. Inoltre, sempre nel 1924, i poeti Paul Nougé, Camille Goemans e Marcel Lecomte fondarono un centro surrealista a Bruxelles. Un doppio anniversario, quindi, che diventa l’occasione per BRAFA di invitare i suoi espositori ad aggiungere, tra le varie proposte, quelle con un tocco più surrealista.

René Magritte, La Légende des Siècle.

Il Movimento surrealista francese, che vanta tra i suoi esponenti scrittori, poeti, pittori e artisti come Louis Aragon, Robert Desnos, Paul Eluard, René Magritte, Giorgio De Chirico, Philippe Soupault, Salvador Dalí e Jacques Prévert, si distingue per il suo carattere transdisciplinare e per l’ampia collaborazione tra i suoi membri, tutti convinti dell’esistenza di una realtà superiore legata all’onnipotenza del sogno o al gioco disinteressato del pensiero. Una rivoluzione estetica e sociale, inizialmente essenzialmente letteraria, in cui la liberazione dell’inconscio era incoraggiata dalla pratica della scrittura automatica.

Il movimento surrealista belga, tuttavia, guidato da E. L. T. Mesens, Paul Colinet, Louis Scutenaire, André Souris e Marcel Mariën, si differenzia da quello parigino per il rifiuto della scrittura automatica e dell’impegno politico.

Max Ernst, Horizon.

Al BRAFA sarà possibile ammirare una delle diciannove copie originali di André Breton tra cui Manifesto del Surrealismo (1924), presentato dalla Librairie Lardanchet (Parigi) nello stand della Chambre professionnelle belge de la Librairie Ancienne et Moderne (CLAM), oltre a Composizione surrealista di Léopold Survage, datato 1916 ed esposto da Harold t’Kint de Roodenbeke (Bruxelles). Oppure il raffinatissimo disegno La Légende des Siècles (1950) di René Magritte, presentato da De Jonckheere (Ginevra), e il suo importante inchiostro su carta intitolato L’intelligence (1946), proposto da Van Herck-Eykelberg (Anversa). Un Etude d’enfant del genio Salvador Dalí per la seconda versione della Madone de Port – Lligat (1950) sarà presentato dalla Galerie Ary Jan (Parigi), mentre la Galerie de la Béraudière (Bruxelles) esporrà Héraclite, un inchiostro di André Masson del 1943. La galleria di Bruxelles esporrà anche alcune opere storiche di Max Ernst, tra cui Orizzonte (1926) e Les Oiseaux (1925).

Giorgio de Chirico, Piazza d’Italia con Arianna.

Due importanti opere di Giorgio De Chirico, caratteristiche del suo stile metafisico, saranno esposte nello stand della Galleria Repetto di Lugano: Piazza d’Italia (1948-1972) e Piazza d’Italia con Arianna, dei primi anni Cinquanta. Infine, la Galerie des Modernes (Parigi) esporrà un interessante Séville (1927) di Francis Picabia. Tra le giovani generazioni di artisti eredi del Surrealismo storico, l’americana Emily Mae Smith e i belgi Tom Poelmans e Thomas Lerooy allo stand Rodolphe Janssen di Bruxelles.

Emily Mae Smith, Saint and Sinner.

Fondazione Paul Delvaux, ospite d’onore di BRAFA Art Fair

Al BRAFA, uno spazio espositivo speciale riunirà un gruppo di opere provenienti dal Museo Paul Delvaux di Saint-Idesbald, che ospita la più grande collezione di opere dell’artista al mondo. Anche il pittore Paul Delvaux (1897-1994), scomparso trent’anni fa, sarà al centro della Fiera di quest’anno, con la Fondazione Paul Delvaux come ospite d’onore. Sotto la sua egida, nel 1982, sono stati creati il Museo Paul Delvaux di Saint-Idesbald, da cui provengono le opere esposte, e l’organizzazione no-profit Les Amis du Musée Paul Delvaux, nonché un Comitato di Autenticazione composto da specialisti della sua opera che si riunisce due volte l’anno per emettere pareri o certificati di autenticità, e le Editions Fondation Paul Delvaux, che pubblicano opere di riferimento sull’artista, la sua vita e la sua opera.

Paul Delvaux, La Fin du Voyage. © Foundation Paul Delvaux, Belgium/SABAM, 2023-2024

Fortemente ispirato da Giorgio De Chirico e vicino a René Magritte, Paul Delvaux non fu un artista surrealista di ispirazione belga o francese. Il suo carattere introverso e la sua scarsa propensione alla politica non lo rendevano un provocatore, ma era comunque vicino ai surrealisti per il modo in cui riuscivano a “teatralizzare” un universo chiuso e onirico, che lasciava ampio spazio alle narrazioni immaginarie, una forma di erotismo relativamente contenuta, in contrasto con la dimensione provocatoria dei surrealisti. L’immaginario senza tempo di Delvaux, spesso ambientato in luoghi fissi come città, stazioni ferroviarie e teatri urbani, ricorda l’opera di de Chirico e il simbolismo della fine del XIX secolo.

Le opere del Museo Paul Delvaux di Saint-Idesbald non saranno in vendita, ma altri dipinti, acquerelli e stampe saranno naturalmente proposti da diversi espositori: da un Nu dans l’atelier (anni ’20) presso la Galerie Jean-François Cazeau (Parigi), a La Fin du Voyage (1968) presentato da Opera Gallery (Ginevra), Femmes devant la mer (1928) e L’été (1963) esposto da Francis Maere Fine Arts (Gand), La danse macabre (1934) sullo stand di Harold t’Kint de Roodenbeke (Bruxelles), Deux Femmes (1950) nello stand della Galerie Oscar De Vos (Sint-Martens-Latem), L’Annunciazione (1952) presso Van Herck-Eyckelberg (Anversa), La Tente rouge (1966) presentata dalla Galerie Taménaga (Parigi) e Alésia ou les captives (1973), esposto dalla Galleria Guy Pieters (Knokke).

BRAFA Art Fair
Brussels Expo I Heysel
28.01 – 04.02.2024
brafa.art

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