Laura Gonzales, intervista alla designer dell’anno per Maison et Objet

Continua il successo di Laura Gonzales, Architetto e interior designer, premiata come designer dell’anno a Maison et Objet 2019
Maison et Objet 2019 Laura Gonzalez

Continua il successo di Laura Gonzales, Architetto e interior designer, premiata come designer dell’anno a Maison et Objet 2019

Laura Gonzales ha creato una nuova immagine per l’iconico ristorante parigino Laperouse all’interno dell’hotel Relais Christine, ha lavorato al concept store 86Champs, per il ristorante della sala per concerti Salle Pleyel, per le boutique Cartier di Parigi, Stoccolma e Zurigo.
Dopo aver studiato alla École Nationale Supérieure d’Architecture (ENSA) Paris-Malaquais, una delle università pubbliche di architettura in Francia, nel 2008 ha fondato lo studio Pravda Arkitect. A portarla alla notorietà inizialmente è stato il restauro del rock club parigino Bus Palladium, nel 2010.

Da allora, la designer ha continuato a imporre il suo segno distintivo e a dare il suo stile a una lunga lista di illustri locali.
La progettista ama giocare con tessuti, pattern e colori per creare mondi sofisticati, ricchi e senza tempo che stravolgono i canoni del classicismo e fanno onore all’artigianalità.

Mi piace moltiplicare i dettagli, voglio essere sicura che ovunque cada lo sguardo ci sia qualche cosa di interessante. Voglio creare luoghi che abbiano un’anima

Come definisce il suo stile?
Prendo ispirazione dallo stile classico e dalle arti decorative. Il risultato è uno stile classico rivisitato. Mi piace mescolare materiali, periodi storici e stili… Lavoro molto con un processo intuitivo e associativo. Il pattern per me è molto importante, mi piace riuscire a dare vita a un mondo e a regalare uno spirito particolare a un determinato luogo.

Uno dei progetti di Gonzalez, del dicembre 2017: il concept store 86Champs. Nato dalla collaborazione tra Pierre Hermé e Olivier Baussan, fondatori de L’Occitane en Provence, unisce cosmetica e gastronomia.

 

concept store 86 Champs Elysées
Concept store 86Champs

Come è cambiato il suo lavoro da quando ha aperto il suo studio?
Il mio lavoro cambia continuamente in base ai progetti. All’inizio questo fattore mi ha incoraggiato a scoprire il nuovo, a muovermi verso diversi orizzonti. È esattamente quello che mi piace del mio lavoro: il fatto di imparare continuamente grazie a nuovi materiali e colori.

Quale è il suo metodo di lavoro?
Mi circondo di un team di persone per ogni progetto. Ci incontriamo in una serie di meeting, per trovare la giusta ispirazione e poi sviluppare insieme i concetti.

Per esempio quella che una volta era la stazione Passy-La-Muette del 16esimo arrondissement di Parigi, e che era stato ristrutturato come ristorante negli anni ‘90, è stato riprogettato qualche mese fa. Lo spazio di circa mille metri quadrati prende ispirazione dallo stile coloniale, coi suoi grandi specchi di ottone, i dipinti decorativi e le superfici in marmo di Calacatta. Al piano di sopra, il Café de la Gare è stato progettato come un giardino d’inverno.

Ci racconta dei suoi progetti futuri?
Dopo essere stata nominata designer dell’anno da Maison & Objet, farò una mostra a settembre dove presenterò la mia collezione in collaborazione con Pierre Frey. Ci sarà anche una caffetteria molto particolare realizzata con Pierre Hermé. In aggiunta a questo, ancora una volta siamo stati scelti per decorare e arredare l’evento di AD a Parigi. Per questa decima edizione presenteremo un set sognante realizzato intorno a una pergola estiva.[:]

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