“Non c’è amore più grande dell’amore che cresce giorno dopo giorno. Due mani si uniscono in un cerchio senza fine di amore, rispetto, apprezzamento, onestà, trasparenza, fiducia e fede”
E’ così che può essere sintetizzato ciò che Lorenzo Quinn esprime con la nuovo lavoro esposto a Venezia.
Si chiama “Baby 3.0” – simbolo di rinascita, tributo verso il mistero della vita che accomuna ogni essere umano e dà speranza per il futuro – la nuova creazione monumentale di Lorenzo Quinn esposta nel giardino di Palazzo Corner della Ca’ Granda a San Marco a Venezia, è curata da Amira Gad.
Dal 15 luglio al 31 ottobre 2022 lo splendido e imponente edificio affacciato sul Canal Grande, progettato da Jacopo Sansovino, sede storica della Città metropolitana di Venezia – che ha concesso il patrocinio alla mostra – e sede anche della Prefettura, accoglie una scultura sorprendente e iconica che si staglierà sul Canal Grande intessendo con le sue acque magici riflessi.

Venezia la sua rinascita, dopo l’acqua alta del Novembre del 2019 e la pandemia, l’ha già iniziata da tempo; la nuova opera di Lorenzo Quinn non è altro che un atto concreto che traduce lo spirito di una comunità in una creazione artistica
è il commento di Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia e della Città metropolitana
È un piacere poter ospitare l’ultimo lavoro di Quinn, che dimostra ancora una volta un amore smisurato per questa città
Artista contemporaneo noto per le sue sculture figurative, figlio dell’attore messicano-americano Anthony Quinn e Iolanda Addolori, Quinn ha vissuto negli anni tra l’Italia e gli Stati Uniti.
Inizialmente interessato alla pittura surrealista, ha studiato all’American Academy of Fine Arts di New York. All’età di 21 anni, Quinn decise che il suo futuro era nella scultura, un’arte in cui potesse incarnare pienamente la sua energia e originalità.
Il suo lavoro scultoreo raffigura spesso emozioni umane come l’amore e la fede, sia su scala monumentale che intima. Le sue opere sono spesso ispirate da artisti come Michelangelo, Bernini e Rodin. Lorenzo ha esposto le sue opere in diversi paesi del mondo e le sue opere più monumentali e pubbliche, così come i suoi pezzi più piccoli e intimi, trasmettono la sua passione per i valori e le emozioni autentiche.
L’artista è particolarmente noto per le sue espressive rappresentazioni scultoree di mani umane. Il lavoro di Quinn fa parte di numerose collezioni e negli ultimi trent’anni è stato incluso in mostre in tutto il mondo. Le sue sculture pubbliche sono state esposte in tutto il mondo tra cui Support, presentato durante la Biennale di Venezia 2017; Insieme, a Giza, le piramidi in Egitto; Empowerment al Castello di Windsor nel Regno Unito, solo per citarne alcuni.
Building Bridges presentato alla Biennale di Venezia 2019 è diventato un’icona al termine della passeggiata dell’Arsenale e simboleggia i sei valori universali di umanità, amicizia, fede, aiuto, amore, speranza e saggezza. Tra le altre sue commissioni figurano The Tree of Life, creato per le Nazioni Unite e Empowerment, per il Premio Internazionale del Duca di Edimburgo, che offre ai giovani nuove opportunità, consentendo loro di crescere e di sentire il proprio valore.[:]