Intervistare Massimiliano Calandra è un’esperienza interessante, un viaggio attraverso la sua esperienza professionale che spazia nel mondo della televisione e della cinematografia.
Dopo la scuola, negli anni ‘90 incontra quasi per caso il mondo del cinema e della televisione, conoscendo grandi registi e produttori, l’affascinazione è immediata e definitiva.
Dott. Calandra, ricorda il primo set a cui ha assistito?
Impossibile dimenticarlo, si girava a Villa Panfili a Roma, sul set una famosa attrice scendeva la scalinata avvolta da un abito rosso.
Io guardavo, nulla di più.
Da quel momento il sistema cinema e televisione hanno iniziato a ruotare attorno a me quasi come se fosse stato da sempre il mio cammino professionale.
Cosa le ha fatto dire quindi, questa è la mia strada?
A livello emotivo sicuramente la voglia di vedere una realtà diversa rispetto a ciò che avevamo intorno. La recitazione, la finzione, i film ci consentono di vivere dimensioni distinte rispetto a ciò che è reale attorno a noi e in qualche modo abbelliscono la nostra vita.
Un mondo affascinante quindi che lei percorre svolgendo diversi ruoli, dalla produzione all’intrattenimento.
Ho iniziato con Chi l’ha visto dove sono stato per sette anni, poi ho iniziato il lavoro in RAI ricoprendo ruoli differenti.
La mia esperienza si articola su diversi piani, da programmi come Linea Blu a Caramba che Sorpresa e Varietà di Paolo de Andreis (ora Techetechete), solo per citarne alcuni, fino alla realizzazione di servizi TG e news.
Qual è il ruolo della televisione secondo lei?
La Televisione entra nelle case, l’intrattenimento e la comunicazione televisiva, sia giornalistica che di varietà hanno avuto sempre un ruolo importantissimo.
Quali sono le produzioni che sta seguendo?
In questo periodo sto coordinando, con il Centro Produzione TV della RAI, la digitalizzazione di programmi che fanno parte dei più importanti palinsesti televisivi.
Cosa significa digitalizzazione?
La digitalizzazione è un processo importantissimo di salvaguardia dei nostri archivi RAI che devono essere tutti trasferiti su supporti digitali, sia per avere un migliore qualità dei programmi, sia per poter interagire con le piattaforme digitali che sono ormai un mezzo di diffusione molto utilizzato.
Anche la nostra televisione generalista è infatti sempre più attenta ai cambiamenti che sono avvenuti sul piano della fruizione dei contenuti da parte del pubblico
Ha accennato al Festival dei Tulipani di Seta Nera, mi racconta meglio di cosa si tratta?
Nel corso di Casa Sanremo 20/21 il Festival è stato presentato dal Presidente Diego Righini e dalle Direttrice Paola Tassone.
E’ un festival internazionale in cui andranno in concorso, su piattaforma digitale, moltissimi cortometraggi, documentari e social clip che tratteranno di tematiche sociali.
In questo anno così particolare per tutto il mondo, sicuramente il tema della pandemia e le conseguenze imposte dal lock down saranno ampiamente rappresentati.
Il XIV Festival dei Tulipani di Seta Nera si svolgerà dal 3 al 6 giugno, si terrà in presenza, seguendo scrupolosamente le regole imposte dal distanziamento sociale.[:]