Rimettere la sveglia in quarantena? Sì ma per fotografare

Si chiama “Dalle 8 alle 8” ed è molto di più di un workshop fotografico: un’ancora di salvezza per la mente Laura Davì è giornalista professionista e photo editor. In questi giorni di dimensione sospesa ha creato un laboratorio basato su rigide regole per scandire ritmo della giornata: una fotografia a ogni scoccare dell’ora, ovunque tu sia, qualsiasi cosa tu stia facendo. E in tanti stanno aderendo, adulti e ragazzi, professionisti e curiosi, anche a gruppi
Laura Davì
credits: Dario Cavadini

Si chiama “Dalle 8 alle 8” ed è molto di più di un workshop fotografico: un’ancora di salvezza per la mente

Laura Davì è giornalista professionista e photo editor. In questi giorni di dimensione sospesa ha creato un laboratorio basato su rigide regole per scandire ritmo della giornata: una fotografia a ogni scoccare dell’ora, ovunque tu sia, qualsiasi cosa tu stia facendo. E in tanti stanno aderendo, adulti e ragazzi, professionisti e curiosi, anche a gruppi.

Monica Silvestris grafica ora a riposo
Monica Silvestris grafica ora a riposo

L’esperienza a cui attinge Laura Davì è quella costruita negli anni di lavoro in campo editoriale, unita alle competenze acquisite come insegnante di linguaggio,  composizione fotografica ed editing. Ne è uscito un percorso che aiuta a guardarsi attorno con uno sguardo diverso, più consapevole.

Cecilia Luppi designer di gioielli ora mamma a tempo pieno
Cecilia Luppi designer di gioielli ora mamma a tempo pieno

Cercavo il modo di rendermi utile in questo periodo, utilizzando gli strumenti che conosco: l’editing, l’educazione all’immagine, l’insegnamento. E ho pensato di proporre alle persone chiuse in casa la possibilità di trascorre una giornata diversa, in un gioco serio che distogliesse dal possibile vuoto pieno di preoccupazioni che immaginavo potesse caratterizzare questi giorni. Posare gli occhi su ciò che ci circonda, ma che forse non osserviamo con attenzione, soffermare lo sguardo su particolari che assumono nuovi significati, scoprire spazi che diventano interessanti per il fatto di essere guardati diversamente… Sono tutti aspetti di quell’educazione all’immagine su cui da tempo mi impegno

Quattro momenti di incontro: dalla condivisione delle regole del gioco agli scatti, all’elaborazione dell’esperienza alla condivisione del lavoro di editing e montaggio delle fotografie realizzati dai partecipanti.

Monica Criscuolo ristoratrice ha scattato il giorno di Pasqua
Monica Criscuolo ristoratrice ha scattato il giorno di Pasqua

Tredici click: quando suona la sveglia ti fermi, osservi intorno a te e fai lo scatto. Solo uno. Non si può barare. A fine giornata invii una email.

Dalle 8 alle 8 è un workshop che ci obbliga a osservare, distinguere le forme e ordinarle. Spesso la sveglia suona cogliendo i partecipanti impreparati perché impegnati a fare dell’altro. Oppure troppo presto rispetto a una luce che, al momento del successivo accendersi della suoneria, sarà inevitabilmente cambiata.

Monica Cattani serissima commercialista, autrice del libro Mondo Imperfetto
Monica Cattani serissima commercialista, autrice del libro Mondo Imperfetto

Così la giornata si riempie di un tempo qualitativo che è prezioso in questo isolamento, dove perdersi è fin troppo facile. I modi attraverso i quali percepiamo lo scorrere del tempo sono più attuali che mai. Che ci si trovi in stato di allerta per il suono della sveglia, in attesa di una nuova ritualità a cui aggrapparsi, o immersi nel nostro tempo interno, in qualche modo Laura ci guida nel prenderci cura di noi stessi.

Sara Danieli 28 anni, selezionata per Centrale Festival 2020
Sara Danieli 28 anni, selezionata per Centrale Festival 2020

Sono davvero diverse le persone che partecipano: donne e uomini, ragazzi e adulti, professionisti e amatori della fotografia, ma anche chi è incuriosito dal trascorrere una giornata diversa e dal partecipare a un progetto che in fondo è un progetto artistico. Interessante per me, come photo editor e come insegnante, riscontrare quante diverse possibilità di osservazione ci sono. Quanti diversi linguaggi, quanti stili ben caratterizzati sia pure in modo spesso inconsapevole si possono avere. Da anni propongo un workshop sulla lettura delle immagini e la loro selezione che si chiama I nuovi linguaggi dell’editing con l’Art School di Chippendale e insegno fotografia (composizione, linguaggio, editing) anche ai bambini e ai teenager. Questo progetto è il frutto di tutte queste esperienze

Ne esce così un’antropologia visuale dove fotografare è un modo di dare senso alla realtà. A questa realtà e alle altre che vivremo. Anche da spettatori.

Albertina Vago è un’arzillissima signora di 80 anni
Albertina Vago è un’arzillissima signora di 80 anni

dalle8alle8@gmail.com[:]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Prev
Autoprogettazione, un progetto per creare opere d’arte riproducibili a casa

Autoprogettazione, un progetto per creare opere d’arte riproducibili a casa

Oltre settanta artisti e un’idea semplice quanto efficace: creare un’opera

Next
Crida: Inno allo Stile Italiano in chiave Effortless Chic
excellence-magazine-crida-brand-cristina-parodi-daniela-palazzi

Crida: Inno allo Stile Italiano in chiave Effortless Chic

Il potere dell’amicizia, la forza di un sogno, una passione tramutata in realtà

You May Also Like
Share via
Send this to a friend