Il Museo del Teatro alla Scala apre il suo scrigno di tesori

Simone Di Crescenzo Mariella Devia

Il Museo del Teatro alla Scala di Milano da oltre un secolo ospita una ricchissima raccolta d’arte, antichi strumenti musicali, porcellane, quadri, busti e stampe che documentano la storia dello spettacolo degli ultimi trecento anni. La collezione, distribuita nelle numerose sale del museo, è allestita attraverso uno straordinario percorso scenografico che conduce il visitatore in uno favoloso viaggio nel bello, fra musica e teatro.

Belcanto

Negli ambienti dedicati al Belcanto dell’800 sono esposte numerose immagini dei principali protagonisti di quest’epoca musicale: ritratti di compositori come Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, dell’impresario Domenico Barbaja e di alcune tra le più note cantanti dell’epoca come Adelina Patti, le celebri sorelle Carlotta e Barbara Marchisio, Maria Malibran, Giuditta Pasta e molto altro ancora. A queste “primedonne” appartengono preziosissimi cimeli personali e oggetti di scena da loro indossati in opere come Norma, Semiramide e Cenerentola, gelosamente conservati nelle teche del museo.

Belcanto

Si può dire che la collezione sia dunque un vero e proprio tesoro per gli amanti dell’opera, un tesoro che recentemente il museo ha deciso di condividere con un pubblico ben più ampio, aprendo le sue porte alle telecamere di Classica HD. I suoi meravigliosi ambienti hanno infatti ospitato la realizzazione di un nuovo programma televisivo in onda in questi giorni su Sky, Canale 136.

Belcanto

Si tratta del documentario “Il Belcanto” condotto da Simone Di Crescenzo, pianista di fama e musicologo, e Mariella Devia, una delle più grandi cantanti liriche degli ultimi 30 anni. I due protagonisti hanno tracciato un percorso storico-musicale alternando la narrazione con immagini di repertorio tratte da opere allestite in  diversi teatri internazionali. Le puntate sono impreziosite dal racconto personale della cantante, attraverso una lettura intima e profonda del mondo dell’opera, del suo rapporto con il Teatro alla Scala e più in generale con il melodramma ed i suoi protagonisti, con l’intento di dare un volto nuovo alla vera protagonista: la musica, il tesoro più prezioso che la Scala custodisce.[:]

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