Gli scatti di Uli Weber in mostra all’università Bocconi

In esposizione la competizione di auto storiche Goodwood Revival.

Alla Bocconi, tempio di economia e finanza, sbarcano le emozioni e la forza di un istante. È questo il senso del connubio fra le aule di via Sarfatti e le immagini di Uli Weber, fotografo tedesco che, dal 6 luglio al 31 ottobre 2023, espone il lavoro realizzato durante le storiche gare di Goodwood Revival, con una antologica boutique che approda nel foyer dell’università.

Uli Weber, 2014, 1926 Bugatti Type 35B, 1925 Bugatti Type 25B and 1927 Bugatti Type 35C , c-print,  104.3 x 156.45cm

La mostra

L’iniziativa si inserisce nel ricco calendario di MIA Photo Fairla più importante fiera italiana dedicata alla fotografia, in un momento storico in cui quest’arte sta diventando uno dei più rilevanti driver culturali per Milano. Organizzata dalle Fiere di Parma, l’esposizione di Uli Weber alla Bocconi costituisce una preview della mostra che l’artista porterà in tour, prima allo storico salone di Automotoretrò a febbraio 2024 e dal 2 a 10 marzo a Parma e poi nella motor valley, nell’ambito dell’edizione primaverile di Mercanteinfiera, appuntamento internazionale di design d’autore, arte e collezionismo vintage.

Uli Weber, 2013, 1968 Ford GT40 P/1085, c-print, 104.3 x 156

Velocità, energia, tensione cinetica, performance e sguardi: questi gli ingredienti delle 10 opere che Weber ha scelto per gli spazi espositivi di via Sarfatti. Si tratta di scatti realizzati nella tenuta di Goodwood, nel West Sussex, non lontano da Londra. Fra il 1930 e 1966, insieme a Silverstone, era questo il tempio delle gare sportive e oggi quei fasti vengono ricordati ogni settembre con una serie di appuntamenti con vetture ed abiti d’epoca. Weber ha voluto raccontare il fascino del motor racing, il prestigio di quei tempi che rinnovano sempre emozione, suspence, audacia e lotta col crono, con un pizzico di nostalgia per un’era di sofisticata eleganza.

Uli Weber, la storia

Uli Weber viene da Ulm in Germania, la città natale di Albert Einstein, e ha vissuto a Londra gran parte della sua vita, ma la formula vincente della sua arte parla anche tanto italiano: Weber ha, infatti, imparato nel Belpaese, dove ha studiato, la sua capacità profonda di riconoscere l’intensità drammatica attraverso un linguaggio che tiene insieme mistero, romanticismo e glamour.

Uli Weber, 2014, 1958 Lister-Jaguar ‘Knobbly’, c-print, 104.3 x 156.45cm

Le fotografie di Goodwood Revival in esposizione sono tratte dal libro di Uli Weber edito da Skira, la cui prefazione è scritta dal Duca di Richmond, l’ideatore stesso del festival e proprietario della tenuta dove ha sede il leggendario circuito, che lo ha definito “una festa per gli occhi, un libro che è diventato parte della lunga storia delle corse a Goodwood”. “Il suo occhio per il dettaglio – racconta il Duca – la capacità di catturare lo speciale momento del drama ha riportato in vita il Revival come nessun altro era stato in grado di fare prima”.

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