Leonardo. Il disegno del mondo

FONTE: BIANCOSCURO ART MAGAZINE  www.biancoscuro.it

 

 

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Leonardo da Vinci (e Lorenzo di Credi?) – Annunciazione olio su tavola di pioppo, anno 1478-1480 circa, 16×60 cm. Parigi, Musée du Louvre, Département des Peintures, già in Collezione Campana, Roma, entrato al Louvre nel 1863

 

Cinque anni di lavoro, oltre duecento opere provenienti da più di cento musei di tutto il mondo, un catalogo di 600 pagine: questi sono i numeri della mostra “Leonardo 1452-1519 – Il disegno del mondo”, forse la più importante mai dedicata al grande maestro del Rinascimento. Inaugurata lo scorso 15 aprile (giorno di nascita di Leonardo) e visitabile fino al prossimo 19 luglio a Palazzo Reale di Milano, la rassegna è il frutto degli studi e delle ricerche di Pietro C. Marani e Maria Teresa Fiorio, rispettivamente presidente e vice-presidente dell’Ente Raccolta Vinciana, ed è promossa dal MiBAC, con il generoso sostegno della Bank of America Merrill Lynch, di SNAM e del Salone del Mobile Milano. L’intento dei curatori non è quello di presentare Leonardo nella veste mitica che i secoli gli hanno donato, del tutto giustamente, di genio inarrivabile al di sopra di ogni cosa, ma di restituire la figura di un uomo perfettamente calato nel suo tempo, partecipe del clima della sua epoca, che ha fatto della sua vita una ricerca continua, totale e totalizzante.

 

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Le proporzioni del corpo umano secondo Vitruvio (Uomo vitruviano) punta metallica, penna e inchiostro, tocchi di acquerello su carta bianca, anno 1490 circa, 344×245 mm. Venezia, Gallerie dell’Accademia, Gabinetto dei Disegni e Stampe

 

È in questo senso che si può e deve leggere la carriera artistica leonardiana e il suo multiforme ingegno. Multiforme non solo per curiosità innata, ma per metodo: è “l’unità della conoscenza” lo scopo dei suoi studi interdisciplinari tra arte e scienza, disegno e pittura, anatomia ed architettura. Ogni campo del sapere è per Leonardo in stretto e reciproco rapporto: le sezioni anatomiche dei muscoli ricalcano quelle di una torre difensiva, il corpo è una macchina esattamente come i congegni tecnologici che ideava. Alla pittura assegna il ruolo principe poiché essa è la sola imitatrice “…de tutte le opere evidenti in natura”, strumento d’indagine del mondo e dell’universo. È qui che risiede la sua rivoluzione, nell’atteggiamento mentale che osserva, analizza e rielabora in maniera osmotica, con una visione d’insieme eccezionale ed unica per l’epoca in cui visse. Divisa in dodici sezioni tematiche, la mostra offre quindi una panoramica sugli studi multidisciplinari e sulla carriera di Leonardo, iniziata nella bottega di Andrea Del Verrocchio, di cui la “Dama col mazzolino” è messa a confronto con la “Belle Ferronniere”, uno dei prestigiosi dipinti in prestito dal Louvre. Il disegno, annunciato nel titolo della mostra, è il leitmotiv del percorso, che si apre e chiude proprio con due disegni: un paesaggio degli Uffizi (datato 1473) e uno dalla serie dei “Diluvi” (1518 circa), proveniente dalla collezione Windsor. Distanti cronologicamente e idealmente, questi due disegni evidenziano come e quanto sia cambiato il rapporto di Leonardo con la Natura, grande madre e ispiratrice, nel corso della sua esistenza: dalla fiducia all’impotenza dell’uomo di fronte ai suoi fenomeni incontrollabili. Le altre sezioni, ognuna introdotta da saggi critici, esplorano il sapere leonardiano passando dalla fisiognomica, alla città ideale, al paragone tra le arti e con i modelli antichi, fino ad approdare alla cosmologia e al mito odierno di Leonardo. La scelta di Milano come sede della mostra è significativa non solo perché si inserisce tra gli appuntamenti più importanti dell’Expo 2015, ma anche perché qui Leonardo visse dal 1482 al 1499 presso la corte di Ludovico il Moro. Una sorta di continuità, quindi, tra i luoghi, i secoli e quest’uomo straordinario, artista inimitabile ed irraggiungibile.

 

Federica Senigagliesi

 

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Ritratto di dama (La Belle Ferronnière o “Presunto ritratto di Lucrezia Crivelli”) olio su tavola di noce, anno 1493-1495 circa, 63×45 cm. Parigi, Musée du Louvre, Département des Peintures, Collezione dell’Imperatore Francesco I

 

Il commento di Luca Caricato

lcDi sicuro Leonardo era molto intelligente, ma la sua più grande dote era la curiosità. Lo zio Francesco fu di grande stimolo per la sua mente. Il padre, notaio come il nonno, a causa del suo lavoro non poteva dedicare molto tempo al figlio. Leonardo non potendo vivere con la madre naturale, perché figlio illegittimo, fu allevato nei primissimi anni di vita dai familiari del padre ed in particolare da questo giovane zio che, a detta del nonno, “passava il tempo in campagna senza far niente”. Fu questo zio a trasmettergli i primi segreti della natura. Di Leonardo si è detto che appartenesse a sette religiose, logge massoniche ecc., di sicuro possiamo dire che il suo pensiero ed il suo credo avevano fondamenta solo nella ricerca. Cercava la verità e ripudiava ogni forma di costrizione come i dogmi nelle religioni e gli assiomi nelle scienze.

Oggi, all’EXPO di Milano, aleggia la presenza del genio in tutte le sue forme. Dalla tematica del cibo, dell’arte e della scienza ci sono continui riferimenti al genio che ha contribuito tantissimo alla crescita culturale della città di Milano. L’uomo, che ancora oggi continua a far parlare di se dando spunto a nuovi romanzi ed a moderne e sofisticate ricerche scientifiche, è sempre di più fonte di mistero. Annoverato tra i più famosi uomini della storia dell’umanità, è secondo solo a Gesù di Nazaret, continua ancora ad avere molto da dirci. Dalle mie ricerche, a detta dei miei più prestigiosi colleghi, potrebbe essersi aperto un  varco per scoprire fino in fondo il suo pensiero. Nell’attesa di pubblicare il mio secondo saggio vi invito a visitare la mostra di Milano presso il Palazzo Reale. Andateci ed osservate con gli stessi occhi del bambino che, allontanato ingiustamente dalla madre naturale, si faceva accompagnare dallo zio nello spettacolare mondo della divina natura.

Luca Caricato


 

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Studio di braccia e mani (per il Ritratto di Cecilia Gallerani) e profilo maschile, punta d’argento, rialzata di biacca su carta preparata rosata, anno 1486-1488, 210×150 mm.
The Royal Collection / HM Queen Elizabeth II

 

LEONARDO 1452-1519
Il disegno del mondo
16 aprile 2015 - 19 luglio 2015
Palazzo Reale, Milano
INFO
T. +39 02.92800375
www.skiragrandimostre.it/leonardo
Dal giovedì alla domenica 9.30-24.00
Lunedì 14.30-19.30
Martedì e mercoledì 9.30-19.30
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