Dal 5 settembre al 3 febbraio sarà Mantova la sede delle celebrazioni dedicate a Chagall attraverso una mostra allestita al Palazzo della Ragione.
[vc_single_image image=”27132″ img_size=”full”]Marc Chagall. Come nella pittura così nella poesia aprirà al pubblico il 5 settembre in concomitanza con il Festivaletteratura. Chagall (Vitebsk, 7 luglio 1887 – Saint-Paul-de-Vence, 28 marzo 1985) è il pittore che insieme a Picasso e Robert Delaunay ha forse ispirato il maggior numero di poeti, scrittori e critici militanti del Novecento.
In concomitanza con l’esposizione – a cura di Gabriella Di Milia, in collaborazione con la Galleria Statale Tret’jakov di Mosca, promossa dal Comune di Mantova e organizzata e prodotta con la casa editrice Electa – il Palazzo della Ragione sarà restituito alla città dopo un lungo e complesso intervento di valorizzazione che lo ha reso pronto ad accogliere un ampio palinsesto di attività culturali.
Le 130 opere in mostra – e tra queste il ciclo completo dei sette teleri dipinti nel 1920 dall’artista di Vitebsk per il Teatro ebraico da camera di Mosca – saranno esposte nella cornice medievale del Palazzo, tra straordinari cicli di affreschi che raccontano ancora oggi le avventure della comunità.
La mostra sarà un’occasione preziosa per ammirare i villaggi dipinti da Chagall con una elementarità volutamente infantile, ma anche le virtuosistiche scomposizioni, le invenzioni geometriche dell’artista, maestro di quel linguaggio otticamente associativo, commisurato a quello del sogno e per il quale oggetti, animali, personaggi, ingranditi o miniaturizzati, divengono catalizzatori di stati d’animo. Tra le opere esposte si potranno ammirare anche il celebre olio su tela Sopra la città e la tempera su carta grigia che ritrae I musicanti.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Electa che, oltre ad esplorare le contaminazioni artistiche e culturali assorbite da Chagall tra Vitebsk, San Pietroburgo, Parigi e Mosca, racconta attraverso un’antologia di scritti, molti dei quali mai tradotti in Italia, la fascinazione esercitata dal pittore russo su poeti, artisti, letterati del secolo scorso.