Nell’esposizione anche il celebre Re Nasci di Elena Rede.
Il fantastico D.J.Set di Andy dei Bluvertigo nell’incantevole scenario dell’edificio Liberty che è il Miramare The Palace si sono rivelati splendida cornice al vernissage di Sinestesie, collettiva in corso sino al 30 settembre a Sanremo.
“Sinestesie”, già in preview durante il Festival della Canzone Italiana, è unione tra musica e arte, tra colore e note” – così il Direttore Artistico Elena Rede introduce la nuova esposizione in cui è fruibile il suo inedito, un esemplare unico in bronzo, che prende il nome dal titolo della mostra presentato in esclusiva all’opening.
L’esposizione si avvale del partnerariato di FI.OR.ART, di SMARTART e dell’Associazione Culturale gli Amici delle Sempiterne presieduta da Simona Fontana. Ogni anno le sale del magnifico palazzo Art Nouveau che è il Miramare The Palace ospitano un tributo all’arte contemporanea. Sia il Direttore Alessandro Materazzi che l’Administration Manager Valeria Montaldo collaborano a questo prestigioso evento. La struttura accoglie molti vip anche durante il festival della canzone italiana: da Irama a Renga, da Il Volo a Gigi D’Alessio, da Mengoni a Boldi sono tra coloro che hanno frequentato questa realtà come molte personalità importanti provenienti anche dai paesi arabi.
Nelle sale espositive si possono ammirare le opere di Andy dei Bluvertigo, Luca Alinari, Italo Corrado, Marika Laganà, Diego Papagna.
Un magico caleidoscopio multicolore esalta la Pop Art di Andy dei Bluvertigo: impera tra le opere un omaggio alla Haute Couture di Yves Saint Laurent. Le sue cromie delicate e brillanti lo hanno avvicinato al mondo della pubblicità e della moda con collaborazioni fashion come quella con la Maison Coveri.
Elena, oltre al suo inedito, ha in mostra il celebre Re Nasci e da artista ha incontrato l’apprezzamento di molti celebri critici d’arte tra cui Vittorio Sgarbi, Giovanni Faccenda, Philippe Daverio. “Brucio, corrodo, scolpisco, svuoto. Vorrei sprigionare dalla materia l’essenza, la verità… la bellezza che è Spirito”. Una sola frase che l’artista, come un mantra, vive dentro la sua arte in una sorta di tempo-spazio indefinibile. Vari e prestigiosi i riconoscimenti pubblici, a livello internazionale, fin qui ottenuti. Fra le mostre più importanti che l’hanno vista protagonista negli anni, si ricordano quella a Villa Doria Pamphili (Roma), al Museo Stattbad (Berlino), al Carrousel du Louvre (Parigi), ad Art Basel (Miami), al Padiglione Italia dell’Expo (Milano), al Sanat Fuari (Istanbul), al Grimaldi Forum (Principato di Monaco), alla Biennale di Venezia, a Palazzo Verbania al confine italo-svizzero sul Lago Maggiore.
Luca Alinari ci conduce per mano in una dimensione parallela e onirica che ci riporta all’Art Déco di Tamara de Lempicka, con un’opera che conduce in luoghi “di fatto dimoranti in un altrove immaginifico”, come ancora suggerisce Giovanni Faccenda.
Le tinte dei pianeti Nettuno e Giove pervadono le opere di Italo Corrado e vibrano della genialità musicale estrosa e intrisa di misticismo magico. La creatività di un artista che ha esposto in sedi prestigiose ricarica il fruitore con le sue nuances preziose. Italo Corrado, per il terzo anno al Miramare, ha frequentato l’Accademia delle belle arti di Brera a Milano, è Vice Direttore del Festival dei Laghi Lombardi e ha esposto in sedi importanti tra cui la Fondazione Prada di Milano.
In questo tourbillon di luci e di colori si inserisce anche Marika Laganà con le sue resine delicate e fulgide. L’artista inizia a dipingere fin da piccola nello storico Atelier di famiglia, sito in Milano presso il Vicolo dei Lavandai, monumento storico riconosciuto per la particolare location sul Naviglio Grande. Marika era già presente lo scorso anno al Miramare.
Fotografo con oltre 10 anni di esperienza, Diego Papagna è un visual artist, e si occupa prevalentemente di fotografia, styling e progettazione dei set. Il settore food lo ha portato a vincere diversi importanti premi internazionali.
Ingresso libero per visitare le opere esposte nei saloni dell’albergo e il Re Nasci di Elena Rede.
Di Simona Fontana