Alla MFW sono andate in scena le collezioni maschili per l’estate 24.
Si è conclusa la Milano Moda Uomo, Fashion Week dove sono andate in scena le collezioni maschili per l’estate 2024. Mai come in questa stagione è emerso quel bisogno di pulizia, concretezza e di proporre una moda portabile, vendibile. Ecco un uomo elegante ma rilassato, amante dei colori sabbia, chiari, che si veste di una naturale bellezza creata da tagli e materiali sartoriali.
Le proposte viste durante la Milano Moda Uomo
Giorgio Armani racconta la sua visione di moda, fatta di una scrittura dove il corpo non è mai nudo, dove sono i volumi ad esaltare il fisico, dove l’urgenza è nel vestire il tempo presente con un segno vibrante, autentico, fatto di dignità ed eleganza. Per la linea Emporio, lo stilista intitola la collezione “Effetto notte”, dove chiari sono i rimandi all’estremo oriente e al nord Africa, ma raccontati come echi impercettibili: i pantaloni sono ampi, giacche chimono e lunghi spolverini esaltano una innata sensualità.
Per Etro la nuova collezione è intrisa sia di agio sia di sacralità, condensati in forme fluide che toccano appena il corpo e motivi ritmici che brulicano dappertutto, mescolati o abbinati. Blazer generosi, bermuda, tute, maglioni, magliette da calcio si mescolano a lunghi cardigan e spesse coperte che si trasformano in cappotti. Immagini allegoriche di Augurio Buono, Bellezza, Eternità, Lussuria, Tenacità spuntano qua e là, tra i tocchi glitterati, come stampe o jacquard.
Il denim di Re_Hash e Andersson Bell
Per Re_Hash il denim diventa sinonimo di energia, dinamismo, passione ed è grazie a capi dall’allure unica, che torna ad essere elemento core delle proposte SS24. Tessuti, quali lino e cachemire, prendono nuova vita con lavaggi e trattamenti, ovviamente rispettosi dell’ambiente; mischie di fibre aiutano ad accentuare gli effetti del filato e creano giochi di trame grezze che lasciano scoperta la loro vera natura. Tessuti robusti vivono nel colore indaco scuro e filati ecrù creano un effetto maculato dal touch distintivo. Il Denim è anche grande protagonista della collezione di Andersson Bell: sovrapposizioni, cuciture e tagli insoliti raccontano una visione innovativa del Jeans.
Artigianalità e classico
L’artigianalità è un pilastro Canali, per questo la nuova collezione si intitola MEDITERRANEAN CRAFT. È un tailoring che segue morbidamente le linee del corpo, disegnando una silhouette naturale e fluida, con spalle scavate o leggermente più marcate e pantaloni più ampi. La massima espressione della sartorialità si trova nella parte DOUBLE della collezione: una serie di capi fatti a mano costruiti con una tecnica estremamente complessa che si traduce in capi sfoderati, senza cuciture, con impunture invisibili; prodezze di finezza artigianale plasmate sotto forma di giacche, pantaloni e cappotti check reversibili.
Sky & Sand – Cielo e sabbia: questo è il viaggio di LARDINI nell’anima di un uomo che abbraccia il suo passato e si apre al futuro. Parte da elementi primigeni la nuova collezione, ispirata alle atmosfere di un deserto immaginario che dona suggestioni cromatiche e formali a una silhouette affusolata, essenziale eppure preziosissima in ogni dettaglio: dai bottoni gioiello ai fili d’oro che attraversano i tessuti della camiceria e le superfici delle giacche da sera, illuminate nello stesso modo in cui le stelle punteggiano la notte oscura nel Sahara. Le suggestioni estetiche sono volutamente frammentarie, per una narrazione che ricorda il dandismo degli anni Trenta, lo chic hollywoodiano anni Quaranta, le proporzioni rastremate dei Settanta: tutto però è remixato da una solida voglia di cambiamento.
La celebrazione della propria terra durante la Milano Moda Uomo
Il brand di Shanghai KB HONG torna a celebrare la cultura orientale nella capitale italiana della Moda, con nuova consapevolezza e maturità espressiva. L’idea è quella di una moda maschile ispirata al dialogo tra tradizione e modernità. Attraverso un’attenta ricerca è chiara la voglia di proporre una collezione in chiave innovativa, con temi culturali, dettagli stilistici e motivi ornamentali dell’estetica orientale, uniti al virtuosismo delle preziose lavorazioni artigianali del belpaese. L’alta qualità dei tessuti made in Italy contribuisce a conferire ai capi un’eleganza senza tempo, adatta a un uomo contemporaneo raffinato e cosmopolita.
Stupefacente la collezione FEDERICO CINA che ritorna al suo tema più caro: la sua terra d’origine; questa volta lo fa rivolgendosi alla storia di questa terra, a come è stata coltivata, nutrita, lavorata, in un tempo di particolare congiunzione con essa. I ricordi estivi sbucano fuori e si accumulano, si fondono con quelli del nonno, degli antenati: i campi arati, la semina, la raccolta. I paesaggi romagnoli nell’atmosfera torrida e arida dell’estate colorano filati e tessuti, il beige dei campi di grano alla sera, il marrone della terra arsa, il bianco sporco dei muri, il verde della vegetazione e il nero delle ombre frondose. I giorni passano in questa dimensione anacronistica e ciclica insieme, i capi da lavoro e quelli domestici si deteriorano lentamente: l’usura con il passare del tempo si fa segno e striatura, inscurisce i grembiuli e le giacche, consuma i tessuti.
Di Valentino Odorico – Fashion Editor
